venerdì 2 settembre 2011

Lupo: leggenda (Fenrir)

Gli dei capirono che le catene non erano abbastanza robuste per trattenere il lupo così diedero il compito agli elfi di tessere una corda con materiali robbusti e invisibili come il respiro di un pesce, le radici delle pietre, il rumore del passo del gatto, la barba delle donne e l'angoscia di un orso. Lo portarono su un'isola lontana e qui legarono un capo della corda alle rocce poi sfidarono il lupo a legare l'altro capo intorno al collo per vedere se sarebbe stato in grado di romperla; ma fenrir fiutò l'inganno. Il dio Tyr fece un passo avanti e parlò in modo suadente con la mano aperta; delicatamente Fenrir chiuse le sue mandibole intorno al polso del dio.
"Adesso" ringhiò "legami".
Gli dei annodarono la corda e il grande lupo prese la rincorsa e poi si lanciò in avanti,  ma la corda lo trattenne. Tirandogli indietro la testa con uno strattone. 
Fenrir capì di essere in trappola. Guardò Tyr che era stato il suo unico amico. Le grandi mascelle si chiusero.
Inghiottì la mano di Tyr. Gli altri dei lo colpirono finchè il suo sangue schiumeggiò in un rivolo sul terreno. Spaventati gli dei se ne andarono lasciando Fenrir da solo. 
Secondo la leggenda i suoi ululati si sentono ancora quando il vento soffia nella burrasca.
Un giorno Fenrir scapperà e correrà in paradiso e dai cieli pioverà sangue su quella quella notte detta Ragnarok, il crepuscolo degli dei. Quando gli uomini e gli dei moriranno.

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